James Joyce (1882-1941), Ulisse
Solenne e paffuto, Buck Mulligan comparve dall'alto delle scale, portando un bacile di schiuma su cui erano posati in croce uno specchio e un rasoio. Una vestaglia gialla, discinta, gli era sorretta delicatamente sul dietro dalla mite aria mattuiina. Levò alto il bacile e intonò :
— Introibo ad altare Dei.
Fermatosi, scrutò la buia scala a chiocciola e chiamò berciando :
— Vieni su, Kinch. Vieni su, pauroso gesuita.
Maestosamente avanzò e ascese la rotonda piazuola di tiro : Fece dietrofront e con gravità benedisse tre volte la torre, la campagna circostante e i monti che si destavano. Poi, avvedutosi di Stephen Dedalus, si chinò verso di lui e tracciò rapide croci nell'aria, gorgogliando di gola e tentennando il capo. Stephen Dedalus, contrariato e sonnolento, appoggiò i gomiti sul sommo della scala e guardò con freddezza la tentennante e gorgogliante faccia che lo benediceva, cavallina nella lunghezza, e i chiari capelli senza tonsura, marezzati color quercia chiaro.